L'Arco di Adriano, detto anche Arco Felice o Arco di Capua, è ubicato alla fine di corso Aldo Moro, nei pressi dell'Anfiteatro romano. È una porta trionfale a 3 archi in mattoni, le cui dimensioni raggiungevano 10 metri di altezza e 15 metri di lunghezza. Delle tre fornici solo il meridionale è rimasto intero. Da una lapide ritrovata intorno al 1700 (da alcuni ritenuta falsa), dalle varie ipotesi e da quelle del Mazzocchi, si pensa che l'Arco sia stato costruito intorno al 130 d.C., in onore di Adriano che, dopo Augusto, meritò in misura maggiore la gratitudine dei capuani, i quali avevano visto abbellito l'Anfiteatro e accresciuta la colonia. Secondo alcuni studiosi, invece, l'Arco di Adriano sarebbe stato eretto nel VI secolo d.C., sotto l'impero di Traiano che volle il prolungamento delle via Appia. Quasi a metà ottobre del 1860, in ricordo della battaglia del Volturno, venne collocata una lapide di marmo con una iscrizione dettata da Luigi Settembrini: "Qui il giorno 1° di ottobre 1860 Giuseppe Garibaldi vinceva l'ultimo re delle Due Sicilie, il popolo di S. Maria che lo vide e lo ricorderà sempre, volle serbare il nome di batteria a Porta Capua data a questo luogo ne' giorni della pugna donde egli fulminò i nemici d'Italia. Tutta la città poneva questa memoria il 1° ottobre 1861". Distrutta da un atto vandalico, la lapide fu ricostruita nel 1863 per volontà del prefetto di Terra di lavoro, Carlo Mayr. Inoltre, nel pilastro isolato si notano 2 nicchie che, una volta accessibili mediante una gradinata in appoggio (ciò che restava di quelle costruite per i passaggi pedonali), hanno dipinte le raffigurazioni della “Deposizione” e della “Annunciazione”.
Fonte: "webalice.it/maximiliano.verde"
Fonte immagine: "romanoimpero.com"