Salendo per la rampa Maria Longo, si raggiunge la sommità della collina di Caponapoli, l'antica acropoli. La città greca trovava nella movimentata orografia della zona una roccaforte naturale, difesa da profondi valloni (via Foria a Nord e via Santa Maria di Costantinopoli a Ovest) che la separavano dalle colline di Capodimonte e del Vomero. Nonostante ciò, un imponente sistema di mura proteggeva questa parte della città, più esposta agli attacchi dalle zone interne. Purtroppo, le numerose testimonianze archeologiche, rinvenute a partire dagli anni '50, rimangono quasi completamente nascoste e frazionate tra la chiesa di Sant'Aniello, il largo antistante e le vicine strutture ospedaliere. Negli anni '80, in largo Sant'Aniello e sotto l'adiacente Villa Chiara, sono stati portati alla luce strutture della cinta del V secolo a.C. e del potenziamento del IV secolo, tratti della fortificazione angioina e una cisterna del XVII secolo. In via Sant'Aniello, tra Villa Chiara e la clinica di Semeiotica Medica, negli anni '60, durante l'abbattimento dell'ex convento di San Gaudioso, era stato già rinvenuto un muro a doppia cortina, con all'interno una scaletta che portava probabilmente al cammino di ronda. Oltre largo Sant'Aniello, poi, la fortificazione prosegue all'interno della omonima chiesa, costruita nel tardo '500 inglobando la cappella di Santa Maria Intercede (VI secolo d.C.). L'indagine archeologica del 1979 ha consentito di identificare un muro a doppia cortina allineato con le fortificazioni del V e IV secolo rinvenute all'esterno. Altre esplorazioni, lungo la navata della chiesa, hanno portato alla luce un secondo muro a doppia cortina ed un'ulteriore cortina di blocchi, databile forse al III secolo a.C. Da questa zona, poi, le mura proseguivano in direzione di via Santa Maria di Costantinopoli. Lo scavo recente di Sant’Aniello a Caponapoli ha portato alla luce una serie di reperti, forse pertinenti a un sacello rurale, databili all'ultimo quarto del VI secolo a.C., che fanno pensare ad uno sfruttamento della zona per uso agricolo da parte dei coloni di Partenope, i Cumani, in un momento precedente alla fondazione di Neapolis.
Fonte: "spazioinwind.libero.it/popoli_antichi"
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