La costruzione dell'Abbazia dedicata al culto di San Nicola di Bari risale alla seconda metà del Settecento, iniziata per volere dell'Abate Girolamo De Gennaro lungo il corso principale, su di un'antica cava di pietra detta “La Molarella”; fu solennemente benedetta nel maggio del 1775 e costò 10 mila ducati. L'edificio religioso, che si eleva sul livello della strada, presenta un ampio sagrato, cui si giunge mediante una doppia scalinata in pietra lavica. L'impianto è a croce greca, con una cupola alta, snella ed abbellita da stucchi; due vani, anch'essi a forma di tempio, sotto il livello stradale, furono utilizzati per la congrega del Santissimo Rosario l'uno e come cimitero sino al 1874 e poi come ricovero per la guerra l'altro. Tra i dipinti che adornano la fabbrica, meritano particolare menzione: quello nella sacrestìa, raffigurante la “Circoncisione di Gesù”, realizzato nel 1615 da Prisco Manfellotti e proveniente dalla vecchia Chiesa; le due tele nei cappelloni maggiori, raffiguranti la “Crocifissione” e la “Cena Eucaristica”, realizzate nel 1774 da Vincenzo De Mita, autore, altresì, di altre quattro tele più piccole rappresentanti “L'Immacolata”, “Santa Maria del Suffragio”, la “Nascita di Gesù” ed il “Battesimo di Gesù”. Un discorso a parte merita il bell'altare maggiore, realizzato da Vincenzo Adamo nel 1784, assai pregevole per i suoi marmi, per l'artistico ciborio e per i due cherubini, in marmo bianco e lucido, che lo fiancheggiano.
Fonte: "prolococastrum.org"
Fonte immagine: "marigliano.net"