Sorta a difesa del centro abitato ed ultimo caposaldo contro eventuali assedianti, la Torre, di fattura e committenza angioina, fu innalzata nel 1321 da Tommaso Marzano, grande ammiraglio del regno. Alta circa 20 metri, nasce dall'intersezione di un elemento tronco-conico con uno cilindrico, tra i quali è inserita una cornice a toro di notevole effetto plastico. Alla sommità del corpo cilindrico è riconoscibile l'archeggiatura, che costituiva lo sbalzo e permetteva la realizzazione delle caditoie. Questi elementi di coronamento rappresentano degli ulteriori accorgimenti difensivi che l'architettura militare trecentesca aveva elaborato per potenziare le capacità di resistenza delle fortificazioni. Le torri conservano le cortine merlate, utili alla difesa frontale; essendo adibite a difesa e non ad abitazione, richiedevano un accesso difficile da raggiungere e facile da proteggere. All'interno si accedeva a mezzo di corde e non esistevano scale o ponti levatoi, che vennero installati in epoche più recenti. La Torre Angioina di Pontelatone ancora oggi non è accessibile al pubblico, anche se restaurata.
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