Le Terme del Foro furono edificate in pieno centro cittadino, a Nord-Ovest dell' area forense. L'edificio fu costruito in un momento di intensa attività edilizia, intorno al 95 d.C, e fu dotato di due ingressi pubblici: quello a Sud, che immetteva nel corridoio porticato e nella palestra, e il secondo, ad Est, su una strada perpendicolare alla precedente, introduceva direttamente al vestibolo. L'edificio doveva essere riccamente decorato, come dimostrano numerosi resti di rivestimenti: lastre di marmo, cornici di porfido, mosaici con tessere bianche e nere, intonaci dipinti. Le coperture dovevano essere di diversi tipi (a botte, a crociera, a catino); l'illuminazione era assicurata da finestre e lucernari nelle volte. Persa la sua funzione termale, a partire dal V secolo d.C., un settore dell'edificio (vestibolo, sala fredda e cisterna) fu variamente riutilizzato (abitazione, magazzino agricolo o stalla). Il Foro cumano è una piazza rettangolare con orientamento Est-Ovest, simile per grandezza ai fori di Pompei e Paestum, collegata al tessuto urbano circostante da un sistema viario non perfettamente regolare. Il lato breve occidentale era delimitato dal Capitolium, qui decentrato sensibilmente verso Sud rispetto ai canoni dell'urbanistica ellenica, che collocavano l'edificio principale del Foro al centro del lato di fondo. Questa inusuale soluzione va forse spiegata con la necessità di rispettare, in epoca romana, monumenti e viabilità preesistenti. Alla fine del I secolo d.C, la strada che correva lungo il lato meridionale del Foro fu chiusa dalla costruzione di una fontana monumentale nel fianco del Capitolium: l'accesso alla piazza lungo questo lato fu quindi ridotto a una semplice porta che immetteva nel porticato.
Fonte: "comune.pozzuoli.na.it"
Fonte immagine: "blog.travelmarx.com"