Il Teatro di Cales sorge nella zona mediana della città antica, in prossimità del limite occidentale delle mura e a poca distanza dal Foro. Gli scavi hanno portato alla quasi completa messa in luce del monumento, che si dispone in uno spazio quadrangolare tra un asse viario a Sud e la terrazza di un’area sacra a Nord. Il primo impianto, di modeste dimensioni, fu costruito su un terrapieno. Intorno alla metà del I secolo a.C., la cavea in opera quasi reticolata assume la conformazione attuale. Successivamente, nel corso del I secolo d.C., l’orchestra e l’edificio scenico, in particolare, subiscono modifiche e rifacimenti. Il Teatro di Cales è stato purtroppo spoliato in maniera sistematica del suo apparato decorativo che era notevole, vista la quantità di frammenti marmorei e degli elementi architettonici in marmo e tufo rinvenuti negli strati di interro. Non lontano dal Teatro si trova l’antica Cales, che fu dal 334 a.C. colonia romana, preposta a funzioni di controllo della zona ai confini settentrionali della Campania antica, nel territorio degli Ausoni. Relativi alla fase protostorica, arcaica e preromana dell’abitato sono le testimonianze emerse nel corso di indagini eseguite negli anni scorsi ai lati dell’Autostrada del Sole, che attraversa l’area urbana, ed i corredi funerari delle necropoli. Della città antica, che si conserva in tutta la sua estensione, rimangono, anche se non chiaramente leggibili, interessanti evidenze archeologiche: la cinta muraria, alcuni tratti della quale sono in opera quadrata, e il cosiddetto Ponte delle Monache, scavato nel banco tufaceo per consentire il passaggio della strada che si dirigeva verso l’agro Falerno, presso il quale è stato di recente esplorato un edificio pertinente ad un santuario urbano con stipe votiva. Ma tra le più cospicue testimonianze sopravvissute, tutte di età romana, occorre ricordare: il complesso delle Terme centrali, anch’esso degli inizi del I secolo a.C., che conserva quasi integralmente parte degli ambienti, taluni ancora con la decorazione in stucco; quello delle Terme settentrionali, databili al II secolo d.C., i cui resti sono visibili lungo l’asse viario principale della città antica.
Fonte: "campania.beniculturali.it - teatridipietra.org"
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