La costruzione dell’edificio non ha una data ben precisa. Quello che si sa di certo è che, oltre ad essere stata la casa natale di Andrea Mattis, l’edificio è stato sede municipale fino agli anni ‘70, e contemporaneamente ospitava la scuola Materna, la scuola Elementare e l’Ufficio Sanitario. Andrea Mattis, nato a Quadrelle nel 1806 da famiglia borghese, frequentò a Napoli la facoltà di Lettere e Filosofia e successivamente quella di Medicina e Chirurgia. Compiuti gli studi, tornò nel paese natìo per esercitare la professione di medico. Fu anche scrittore e patriota, ed i suoi scritti non lasciarono insensibili napoletani e quadrellesi, né la polizia borbonica; il suo pensiero e le sue opere letterarie lo resero noto sino a Pavia, Francia ed Inghilterra. Nella primavera del 1861, tutta l’Irpinia era invasa da briganti che, assoldati dai Colonnelli borboni, miravano a restaurare la Monarchia Borbonica. La notte del 7 maggio del 1861, una banda di briganti che si nascondeva nelle alture di Quadrelle invase il paese. Essi si diressero verso il Palazzo di Mattis, in cerca dello stesso; lo sorpresero a letto e lo portarono con loro sui monti. Nella casa di Andrea non toccarono uno spillo; il motivo dell’impresa dei briganti era la fede politica della vittima. Del triste fatto fu avvisata la nobile famiglia Pagano (Giovan Battista Pagano era figlio della sorella di Andrea) e, a seguito di ciò, Don Gennaro Pagano, pensando che si trattasse di brigantaggio a scopo di estorsione, spogliò la sua casa di tutti i valori contanti, inviando subito un suo fidato colono (Benedetto D’Apolito) sulle tracce dei banditi per patteggiare il prezzo del riscatto. Dopo lunghe ricerche, il colono apprese che Mattis era stato condotto per un lunghissimo tratto a piedi e poi, vistolo sfinito per la fatica e per lo spavento, ormai morente lo abbandonarono. Le autorità lo trovarono cadavere all’entrata del bosco “Cupone”.
Fonte: "comune.quadrelle.av.it"
Fonte immagine: "mapio.net"