Una delle ville romane più significative è localizzata nell’area che porta il nome di Palazzo a Mare. La villa si estendeva su di una vasta superficie, che va dalla punta Bevaro alla spiaggia nota come “Bagni di Tiberio”, disponendosi con vari nuclei tra mare e promontorio, secondo la tipologia della villa marittima caratterizzata da elementi architettonici sparsi, in posizione panoramica, nel contesto naturale. Palazzo a Mare, attribuito ad Augusto con successivi rifacimenti dovuti a Tiberio, fu scavato e depredato di pavimenti, capitelli e lastre marmoree dall’austriaco Hadrawa, nel Settecento; subì ulteriori danni durante l’occupazione francese, agli inizi dell’Ottocento, quando la parte centrale fu trasformata in piazza d’armi e vi fu costruito un fortino. L’attività edilizia ha, poi, trasformato ulteriormente l’aspetto dei luoghi, per cui dell’antica dimora imperiale non restano che spezzoni di muri di terrazzamento, alcune cisterne ed avanzi dei quartieri residenziali.
Fonte: "archemail.it"
Fonte immagine: "web.tiscali.it/oebalus"