Il MuSA è l'unico museo astronomico statale dell'Italia centro-meridionale aperto al pubblico. I preziosi strumenti esposti sono datati da metà Cinquecento a metà Novecento e testimoniano lo sviluppo della ricerca astronomica che l'Osservatorio di Napoli ha attraversato e che ha contribuito a scrivere. Ogni singolo elemento di ottone o legno cesellato, ogni oculare, ogni scala graduata, ogni stampa e disegno rappresentano, inoltre, delle straordinarie e uniche opere d'arte. Gli strumenti della collezione sono beni culturali di valore storico-documentario che vanno ammirati anche per la loro perfezione tecnologica. Descrivono in modo compiuto gli anni dello splendore della tecnica e dei risultati scientifici raggiunti così come i periodi critici per la ricerca astronomica. Il percorso museale è fatto di strumenti, di luoghi, di immagini e permette un viaggio affascinante negli oltre due secoli di vita dell'astronomia a Napoli. Il recupero del grande patrimonio strumentale e l'installazione della prima esposizione museale comincia sul fine degli anni Ottanta del Novecento. Nel 1992 fu allestita un'esposizione per il pubblico degli strumenti astronomici opportunamente restaurati e catalogati, rivalutando così la memoria storica della specola napoletana. Nel 2002, una nuova installazione, che meglio rispondesse alle moderne esigenze espositive, offrì ai visitatori un nuovo percorso museale ampliando le conoscenze storico costruttive degli antichi strumenti scientifici dell'osservatorio di Capodimonte. Negli anni successivi questa collezione è stata arricchita da altri preziosi oggetti ritrovati nei depositi. All'esposizione storica si affiancano elementi moderni, come il "tunnel spazio-temporale" che trasporta il visitatore dall'astronomia antica alla ricerca scientifica moderna a cui anche l'Osservatorio di Capodimonte dà un importante contributo di idee e di strumenti. Nel percorso visionario e colorato del sistema solare una proiezione olografica ripercorre l'affascinante esperienza del primo allunaggio di Neil Armstrong sulla Luna facendo rivivere ai visitatori gli emozionanti istanti vissuti il 20 luglio 1969. Inoltre una biblioteca virtuale permette agli ospiti del MuSA di sfogliare e consultare la pagine più belle e scientificamente più significative dei volumi antichi, patrimonio di tutti che la biblioteca dell'Osservatorio preserva per tutti. Il MuSA si completa e impreziosisce con il padiglione del cerchio meridiano di Repsold, unico in Italia ad aver conservato l'impianto originario, con il padiglione dello strumento dei passaggi di Bamberg e anche con le architetture monumentali dei suoi edifici, le amenità del suo parco e la bellezza delle vedute.
Fonte: "beniculturali.inaf.it"
Fonte immagine: "media.inaf.it"