L’edificio ottocentesco dell’Incremento Ippico Borbonico ospita il Museo Archeologico dell’Antica Capua, costruito nell’area della Torre di Sant’Erasmo, dove nacque nel 1278 Roberto d’Angiò. La Torre sorse dopo che Sant’Erasmo, Vescovo di Formia venerato col nome di Sant’Elmo, costruì una Cappella sulle rovine del tempio di Giove; in epoca longobarda divenne, insieme all’Anfiteatro, una fortificazione che Carlo D’Angiò destinò a residenza reale estiva e regia scuderia. Nel Museo, inaugurato l’11 ottobre 1995, vi sono esposti materiali capuani risalenti al periodo compreso tra il XIV e il III secolo a.C., provenienti da sepolture e da abitati. Le prime tre sale sono allestite con reperti che testimoniano il passaggio dall’età del Bronzo a quella del Ferro. Sono in mostra corredi dalla necropoli villanoviana del Nuovo Mattatoio e da quella dell’età del Ferro di Fornaci, che si estendeva nella zona dell’Anfiteatro. Nella quarta sala prevale l’elemento etrusco con il “bucchero”, una ceramica che durante la cottura assumeva un omogeneo colore nero. Notevoli anche i grandi recipienti di bronzo, di produzione locale e di importazione greca, esposti nella quinta sala. Statue e decorazioni risalenti al periodo tra il VI e il III secolo a.C. sono conservate nella sesta sala. Sepolture di fine VI secolo a.C. trovano spazio nella settima sala. L’ottava è dedicata alle sepolture dei Sanniti e nella nona è ricomposta una tomba a cassa. Al suo interno vi sono vasi del corredo. L’ultima sala raccoglie reperti provenienti dal Santuario del Fondo Patturelli, terrecotte architettoniche, oggetti votivi e statue delle Madri.
Fonte: "comune.santa-maria-capua-vetere.ce.it"
Fonte immagine: "mapio.net"