Il giardino di Villa Rufolo, conosciuto anche con il nome di Giardino dell’Anima, si sviluppa su due livelli ai quali c’introduce un viale alberato d’ottocentesca memoria. Le antiche mura appena nascoste dai cipressi e dai tigli, conducono discretamente fino al chiostro moresco e, dopo una breve pausa, in cui le nobili architetture si presentano nude allo sguardo, una piccola scala c’introduce al primo livello del giardino. L’atmosfera è avvolgente e ricorda una dimensione antica che riporta al giardino romantico e dove ancora riecheggiano gli emozionanti versi del Boccaccio. La storia del giardino può essere divisa in tre fasi temporali ben distinte: La PRIMA fase del giardino, che potremmo definire la fase storica, si colloca intorno al XIII secolo epoca di costruzione della villa. La SECONDA fase è quella medievale della quale possediamo solo pochissime testimonianze che si rifanno, a quanto decantato dal Boccaccio nella prima giornata del Decamerone e all’ipotesi secondo quale è possibile che i giardini si estendessero fino alla Mormorata, collegandosi ad altre proprietà dei Rufolo. La TERZA fase, o periodo romantico, è quella che vede quale nume tutelare Francis Nevile Reid, nobile filantropo scozzese esperto di botanica e d’arte antica, titolo che gli valse l’incarico di Sovrintendente Onorario da parte del Prefetto di Napoli.
Fonte: "villarufolo.it"
Fonte immagine: "villarufolo.it"