La sera del 21 dicembre, un evento straordinario, di carattere soprannaturale, che ebbe come testimoni, tutti coloro che erano riuniti in preghiera davanti al simulacro di San Cono: dalla scarpa del piede sinistro sgorgò una stilla di manna che benché prosciugata dai sacerdoti presenti, per tre volte si riprodusse. Alla vista di tale prodigio, la popolazione per gratitudine al Santo presentava doni in oro e larghe donazioni in contanti, con al ferma volontà di rendere solenne e sacro il giorno 17 dicembre e dedicarlo al Suo patrocinio. Circa un mese dopo il terremoto, cioè il 17 gennaio 1858, con atto pubblico rogato dal notaio Cono Carrano, si costituì un comitato con l’incarico di erigere sulla pubblica piazza, un obelisco in onore di San Cono, in ricordo del miracolo del 21 dicembre dell’anno prima e in rendimento di grazia per aver salvato il paese dal sisma del 16 dicembre.
Fonte: "lavocedisancono.it"
Fonte immagine: "mapio.net"