La gola si presenta con impressionanti pareti verticali liscie a picco su pozze e laghetti spesso profondi, nonché con cascate, rivoli e salti tra le rocce. Essa è in pratica una spaccatura calcarea lunga circa 1600 metri al cui sbocco sono presenti due sorgenti, molto vicine. La gola è visitabile con cautela facendo soprattutto attenzione alla scivolosità della roccia. Il sentiero procede tra l’ombra di faggi e castagni, tra rovi, rivoli e, talvolta, greggi di pecore al pascolo. Una tradizione, quella dei pastori, che continua immutata fin dall’età del bronzo, come dimostrano i resti di una comunità preistorica ritrovati nella vicina Grotta di Jacopo. Nelle acque limpide e incontaminate del Sammaro vive indisturbata la lontra, mammifero a rischio estinzione che qui trova il suo habitat ideale.
Fonte: "outdoorcampania.it"
Fonte immagine: "allevents.in"