L'Ofanto, chiamato Aufidus dai Romani, nasce nel territorio a ridosso dei Comuni di Torella dei Lombardi e Nusco, a 715 metri s.l.m., attraversa la Basilicata e sfocia in Puglia nel mar Adriatico, tra i territori di Barletta e Margherita di Savoia. Lungo circa 170 chilometri, il suo bacino idrografico, 270 milioni di metri cubi d’acqua, è esteso per circa 2700 chilometri quadrati, uno dei maggiori dell’Italia meridionale. A Lioni, unico caso tra i comuni irpini toccati dall’Ofanto, il corso d’acqua entra nel centro abitato che sorge nei pressi di Oppido Vetere, un esempio di quei villaggi-fortezza che i Sanniti, continuamente assediati dai Romani, costruivano sulle alture. Qualche chilometro ancora e il fiume dà origine al salto d’acqua noto come “Cascata di Brovesao”, nella zona di Borgosao.
Fonte: "galcilsi.it"
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