La Culla dei bambini abbandonati, o Ruota degli esposti, o ancora ‘A Rota ‘a Nunziata in dialetto locale, fu voluta nel 1855 dalla Chiesa e dal Comune di Rotondi. Infatti, la lapide posta nel luogo dove si trovava la Ruota, reca incise le lettere: “A.G.P.”, ad indicare Ave Gloria Patri; “C.DI.R.”, ad indicare Comune di Rotondi, oppure Centro di Raccolta. La Culla ebbe il merito di salvare tanti bambini da morte sicura, visto che, come testimoniano alcune fonti orali, capitava non di rado di trovare corpicini senza vita in un pozzo situato nei pressi della Chiesa. La Ruota era un meccanismo girevole di forma cilindrica, in legno e diviso in due parti: una affacciava verso l’esterno, l’altra verso l’interno, entrambe combaciavano con l’apertura posta sul muro dell’edificio. Le madri poggiavano i bambini nella parte esterna della Culla, poi la giravano in modo che gli stessi potessero essere accolti all’interno, dove c’era una donna incaricata di prenderli, per appoggiarli nelle “pezzatore” (madie), contenitori di legno a sponde alte dove veniva impastato il pane, e quindi accudirli fino a quando non arrivava la carrozza della Santa Casa dell’Annunziata di Napoli, che li prendeva e li portava in città. Ai bambini veniva dato il cognome “Esposito”, cioè "esposto". Di solito, la carrozza arrivava in paese un paio di volte al mese, fermandosi in altri Centri di Raccolta lungo il tragitto. Il motivo principale per cui i bambini venivano abbandonati risiedeva nella volontà della madre di dare un futuro ai figli nati fuori dal matrimonio, oppure perché non c’era la possibilità di mantenere il figlio. Chi abbandonava un bambino con la speranza di un ricongiungimento si affidava ai segni dell’esposizione: immagini sacre, ciondoli o fazzoletti tagliati a metà; una volta ricomposti, consentivano l’identificazione del figlio anche dopo molti anni. Le ultime notizie ufficiali sulla Ruota degli esposti dovrebbero risalire al 1875, anno in cui fu chiusa la Santa Casa dell’Annunziata di Napoli.
Fonte: "Comune di Rotondi"
Fonte immagine: "Comune di Rotondi"