Questa chiesa, a navata unica, più volte restaurata nel corso dei secoli, è ubicata in piazza Fontana; ha un impianto tipicamente barocco; è datata 1792 ma in realtà è molto più antica. Sull’arco trionfale troneggia l’iscrizione: ASSUMPTA EST MARIA IN COELUM / FRATRES R.D. IAN. CRAT. F. A.D. MDCCLII. L’altare, in marmo, è attribuito alla Scuola nolana (seconda metà del XVIII secolo); la tela centrale del soffitto, raffigurante l’Assunzione della Madonna, sorretta da angeli, con i Santi Antonio da Padova (a sinistra) e Maria Maddalena (a destra) e con due angeli che portano la pisside alla Maddalena (prima metà del 1700) è attribuita ad Angelo Michele Ricciardi(1682-1753). 47 stalli corali, disposti su due file, fatto raro nelle chiese laicali, ricoprono le pareti laterali della navata dall’ingresso al presbiterio, sono sicuramente opera di una "bottega" locale (quella di Antonio Ferraro?); gli schienali sono delimitati da semplici lesene, prive di capitello, e sono ornati al centro da cornici mistilinee; al di sopra della trabeazione un ventaglio alternato a vasi torniti in corrispondenza degli schienali e delle lesene. Cantoria e organoLa cantoria ad andamento concavo-convesso, è divisa in sei pannelli a riquadri mistilinei è attribuita ad una bottega di falegnami intagliatori attivi nel Vallo di Lauro (databile dopo il 1792). Sotto la cantoria, al centro di un ovale decorato da robuste volute, è raffigurato un Angelo reggicartiglio (secolo XVIII); l’opera, realizzata contemporaneamente al soffitto e alla tela centrale della chiesa (metà del secolo XVIII), è attribuita alla Bottega di Michele Ricciardi . L’organo, databile dopo il 1752, in pessimo stato di conservazione. Stupenda è la statua lignea policroma dell’Assunta, dai caratteri stilistici cari alla statuaria sacra napoletana (fine XVII secolo), attribuita a Nicola Fumo di Baronissi o a Giacomo Bonavita, detto il "Capoccia" di Lauro; fu commissionata dalla Confraternita della Beata Vergine Assunta, che, nel 1615 era ospitata nella chiesa di san Fortunato; sempre dalla Confraternita la statua fu coronata dopo il 1752. Il 12 agosto del 2000 è stata nuovamente incoronata dall’arcivescovo di Capua, Mons. Schettino.
Fonte: "comune.taurano.av.it"
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