L’edificio trae origine nel XVI secolo, quando il Padre carmelitano Alessandro Mollo fece costruire una Chiesa con un piccolo Convento. Alla fine del secolo, il Cardinale Alfonso Gesualdo comprò il complesso e lo elevò a Parrocchia, poi spostata nella vicina Chiesa di San Domenico Soriano. La struttura, che ospitò anche la Congregazione degli Studenti, venne poi restaurata in stile Barocco, come testimoniano la facciata e le sue decorazioni in stucco; alcuni documenti la riterrebbero opera di Dionisio Lazzari, tuttavia si è concordi nell'attribuirla ad un allievo di Domenico Antonio Vaccaro. La navata, luminosa e ricca di decorazioni e festoni, è costituita da una pianta rettangolare e altare maggiore in marmi policromi. Ritornato dalla Grecia, ove due volte vi si era recato per lavori nell'Achilleion, il maestro Vincenzo Galloppi fu chiamato a dipingere in Santa Maria dell'Avvocata, in occasione di un terzo restauro della Chiesa, fra il 1896 e il 1897. Le opere pittoriche di questo Tempio sono da ritenersi fra le sue migliori, di certo allo stato originario e in buono stato di conservazione, tranne gli Angeli nell'abside e un Evangelista. Vi troviamo quattro grandi quadri su tela, a destra e a sinistra della navata: “L'Annunciazione”, “La Visitazione”, “La presentazione di Gesù al Tempio” e “Gesù fra i Dottori”. Poi, i quattro Profeti sugli archi delle Cappelle e i quattro Evangelisti nei pennacchi della Cupola, di cui il San Giovanni firmato e datato 1897, sono affreschi, come i tre Cori di Angeli nell'abside. Si aggiungono tutte le decorazioni del soffitto, lunga balaustrata e scorci architettonici intramezzati da otto medaglioni con Santi, intorno a un antico affresco.
Fonte: "youreporter.it - vincenzogalloppi.it"
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