Secondo alcune ipotesi, la Chiesa fu costruita sui resti di un edificio fortificato utilizzato come Palazzo residenziale dai Caracciolo, nel XV secolo. Ricostruito ed ampliato due volte, dopo i terremoti del 1694 e del 1980, l’edificio religioso è diviso in tre navate: una più alta al centro e altre due sormontate da una volta a botte. Bella la Torre campanaria, anch’essa ricostruita certosinamente, così come il portale in pietra con decorazioni barocche. La struttura del campanile imita quella del donjon, la caratteristtica torre di difesa introdotta in Italia dai Normanni; non accoglieva solo le campane quindi, ma costituiva l'ultima ridotta del sistema difensivo nel caso in cui gli attaccanti fossero riusciti a superare le barriere esterne. All’interno della Chiesa, è stato ricreato in parte il vecchio ambiente, mettendo assieme i pezzi degli archi crollati con l’ultimo sisma. Custodisce una fantastica fonte battesimale, interessanti opere lignee di Pietro Fittoli, dipinti della scuola del Solimena, ed un bassorilievo in marmo che raffigura San Michele Arcangelo; si trova alla destra del portone d'ingresso, ed è opera di Giovanni da Nola, XVI secolo.
Fonte: "irpinia.info"
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