La monumentale Chiesa di Santa Caterina della Spina Corona è stata fondata nel 1354 dai nobili del Seggio del Nilo e dedicata a Santa Caterina. È detta della “Spina Corona” perché si crede che custodisse, fin dai tempi degli Angioini, una spina della Corona di Cristo. La Chiesa è chiamata anche dei “Trinettari”, poiché in quella strada vi erano mercanti di nastri (trine). Si trova in una zona che tra il XIII ed il XVI secolo ospitava una numerosa comunità ebraica, perciò detta della “Giudecca”; per un periodo di tempo, l’edificio di culto venne adibito a Sinagoga. Fu rifatto e rimodernato nel 1623, su progetto di Giovanni Ambrogio Mazenta; della sua fondazione, è arrivato a noi il solo stipite gotico del portale. L’interno è a pianta quadrata con tre navate, sull’altare maggiore si trova un quadro di Antonio Campolongo, allievo di Bernardo Lama; ai lati i quadri di “Santa Caterina” e “San Francesco”, in alto i simboli della prima Congrega: il calice e l’ostia ed un drappo raffigurante Santa Caterina. All’esterno, addossata alla Chiesa, si può ammirare la famosa fontana popolarmente chiamata “delle Zizze”. Secondo le intenzioni dell’Arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe, il complesso – oggi (2017) sconsacrato ed adibito a deposito della Parrocchia - ritornerà alla comunità ebraica.
Fonte: "ibooknaples.com"
Fonte immagine: "it.wikipedia.org"