Proprio dove termina la ex Via Costantinopoli, quindi lungo quella che era chiamata “Strada Regia delle Puglie”, nel 1558, la Contessa Maria de Cardona fece dono ai Padri Benedettini di Montevergine di un'area di sedime, su cui venne realizzato il complesso del Monastero di Santa Maria di Monserrat e della Chiesa di San Giovanni Battista. La struttura, a cui diede impulso il Feudatario Camillo Caracciolo, venne profondamente cambiata dopo il 1744. All'interno, oltre alla statua scura della Madonna di Monserrat (XVI secolo), vanno menzionati alcuni dipinti, tra cui la “Natività”, attribuita al Palomba, realizzata nel 1756 e quello dedicato a San Giovanni Battista, opera di Michele Ricciardi (XVIII secolo). Molti ricordano ancora la vecchia e triste consuetudine di “salutarsi a Monserrato”: presso questa Chiesa, si era soliti “sciogliere” i cortei funebri porgendo le condoglianze ai parenti dell’estinto.
Fonte: "irpinia.info"
Fonte immagine: "avellinesi.it"