La Chiesa sorse in stile gotico nel largo Castellone, ai confini atellani, in seguito ad una scissione avvenuta tra l'antica Congrega del Carmine e quella di San Filippo Neri. In essa furono portate le suppellettili congregazionali di San Filippo e fu deposta la sacra reliquia di San Secondiano, la quale era stata affidata, fin dal 1845, da Papa Gregorio XVI al sacerdote Domenico Vitale. Essa trovò subito una collocazione pastorale nell'antico quartiere dei funari, tra Pardinola, antica località atellana, e Chiazzanova, ove si affermò pure il luogo devozionale della Madonna di Casaluce. Il complesso ecclesiale, composto anche dalla casa canonica e dal campanile che porta la campana antica del Monastero agostiniano di Pardinola, è inserito tra le vie strette e antiche del quartiere, a cui dona decoro e contrasti solenni. La facciata presenta nel centro un artistico finestrone grigliato di forma ovale. L'interno si presenta a croce latina, ad una sola navata con due cappelle laterali, terminante ad abside e con soffitto ad archi. Sull'altare maggiore è posta una statua della Madonna della Consolazione, detta anche della Cintura, il cui significato devozionale si lega agli influssi dell'Ordine Agostiniano, presente in Pardinola fino al 1829. Un tempo, sotto quest'altare era posto il corpo di San Secondiano, che oggi si può osservare nella cappella a destra. La statua di San Filippo fa parte dell'antico patrimonio devozionale statuario locale, sicuramente testimoniata nel '700 e riconducibile come antichità al '600.
Fonte: "pmap.it"
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