Fu la Duchessa Isabella Guevara, per la sua particolare devozione al santo, a volere che la chiesa portasse il nome di San Carlo Borromeo. Una nicchia con l'effige di San Carlo sovrasta il portale in pietra della chiesa. L'edificio, orientato vero ponente, è a pianta rettangolare con tre altari. L'altare sulla destra, entrando in chiesa, è sovrastato da una tela raffigurante il purgatorio; quello sulla sinistra ospita un'altra tela raffigurante San Biagio e Santa Apollonia. Sull'altare maggiore in una nicchia è ospitata una statua lignea raffigurante Santa Anna. San Carlo è raffigurato su una tela, in ginocchio, mentre è intento a pregare. Sul soffitto si può ammirare una tela di Marco Maffei, datata 1601, raffigurante Sant'Elena e San Macario al momento del ritrovamento della Santa Croce sul monte Calvario. Dal 14 ottobre 1990, causa l'inagibilità della chiesa parrocchiale, la chiesa di San Carlo Borromeo è sede della parrocchia di San Michele Arcangelo a Serpentara. La parrocchia dal 1 luglio 1979 è assegnata alla cura dei Padri Passionisti di Monteoliveto.
Fonte: "prolocoairola.it"
Fonte immagine: "google.com"