Nel Medioevo, il centro abitato di Castelfranci era contenuto in limiti precisi che ne determinavano i confini e le regole di vita. Al suo interno, negli anni, si era sviluppata una povertà senza precedenti. In questo sconforto, la fede e la devozione per la Vergine del Soccorso determinano in tutti la volontà di erigere una Cappella nel piano antico del paese, conosciuto poi come l'Ortora. È una costruzione modesta e senza alcuna solennità esterna, poggia senza fondazioni su terra solida e non presenta soluzioni tecniche particolari. Verso la metà del secolo XVI la Cappella viene demolita e al suo posto, sullo stesso sito anche se abbassato rispetto al precedente, viene costruita la prima Chiesa. Vi si accede ancora da un piccolo ingresso, unico per il momento e privo dell'antiporta di legno, mentre l'interno della fabbrica presenta ancora il pavimento in terra battuta. Nello stesso periodo viene realizzato il campanile, con corpo indipendente dal resto della Chiesa; vi si accede grazie a due ingressi ricavati ad occidente e a mezzogiorno, mentre la muratura, eccezion fatta per il lato che guarda a sud e che poggia su solida roccia, ha un contatto diretto con il terreno. Gli spigoli vengono abbelliti con pietre lavorate. Alcune di queste mostrano scritte come "Regina Celi" o fregi particolari risalenti ad epoche precedenti. Di notevole interesse le due edicole funerarie sistemate nel primo e nel secondo ordine della torre stessa, risalenti al periodo imperiale (I secolo d.C.). Nel 1700, completati i lavori ritenuti necessari, iniziano quelli destinati ad ampliare la Chiesa nel suo insieme, la cui unica navata viene ingrandita, ottenendo così tre navate con transetto che donano all'edificio una notevole facciata, con tre bei portali barocchi. Al suo interno, l'edificio religioso presenta una pianta a croce greca. Secondo la tradizione poi, furono sistemati tre dipinti: della Madonna del Soccorso, detto in seguito dell'Effigie Miracolosa, posta sul muro di prospetto, ad oriente; di San Rocco in cornu epistole; di San Sebastiano in cornu evangeli.
Fonte: "prolococastelfranci.it"
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