La Chiesa di Santa Maria della Maddalena è il simbolo di uno dei più antichi quartieri della città di Capua. Carlo II d’Angiò, detto “Lo Zoppo”, ordinò a Bartolomeo de Capua (Protonotario del Regno) di occuparsi della costruzione di una Chiesa, di un Convento e di un ospedale da destinare ai Frati Agostiniani, in virtù di un voto che aveva espresso nel 1290 durante la guerra dei Vespri siciliani. Il 22 novembre del 1300, il sovrano ottenne da Papa Bonifacio VIII la licenza che autorizzava i lavori. Dal 1451 al 1460, il complesso fu trasformato in Convento dei Padri Agostiniani e a loro si deve la costruzione del chiostro. Il grande impianto religioso fu sede, nel 1487, della Confraternita dei Muratori (dedicata a San Giacomo) e di quella degli Artigiani (dedicata a Santa Monica) e luogo di sosta del giovane Wolfgang Amadeus Mozart durante il suo concerto capuano. La Chiesa fu rifatta nel 1747-49 con una nuova facciata, un nuovo campanile, un sostanziale ridisegno dell’interno. L’interno del tempio, a cui si accede da un atrio con crociera centrale e volte a botte lunettate ai lati, mantiene l’impianto trecentesco ad aula unica con abside semicircolare, scandito da tre cappelle per lato. Queste sono cappelle gentilizie di “jus patronato” - restaurate tra il 1753 e il 1756 - delle nobili famiglie capuane Lanza, Gianfrotta, D'Errico, Boccardo. La Chiesa è arricchita da decorazioni in stucco, altari, sculture e tele per la gran parte settecenteschi e di notevole importanza, opere di maestranze campane. Il tempio mostra elementi architettonici congruenti col repertorio di Giovanbattista Landini, come il timpano angolato di tipo borrominiano nell’ordine superiore della facciata o il disegno degli stucchi interni, caratteristici per la loro chiarezza compositiva. Esso è fiancheggiato dal campanile, che si articola su quattro ordini, i primi due in ricorrenza con la facciata.
Fonte: "beweb.chiesacattolica.it"
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