Situato su un’isolata collina a 813 metri d’altitudine, ai confini con la Basilicata, Cairano domina il paesaggio limitrofo della valle dell’Ofanto. La posizione strategica, al centro della naturale via di comunicazione tra la valle dell’Ofanto e quella del fiume Sele, che unisce il litorale adriatico a quello tirrenico, ha favorito l’insediamento umano già dalla prima Età del Ferro. A testimonianza di ciò il ritrovamento di abbondanti reperti archeologici, appartenenti a questo periodo e riferibili ai centri di Bisaccia, Calitri e Cairano, come un insediamento e una necropoli con tombe a fossa rinvenute in località Calvario–Vignale, considerate le più antiche di questo tipo in Campania. In queste tombe vennero rinvenute delle spille (“fibulae”) a occhiali o munite di arco a staffa, elmi di bronzo, vasi di terracotta, coltelli ricurvi e rasoi, tutti o gran parte custoditi nel Museo Irpino di Avellino. Cairano fu presidio militare a difesa di Conza, romana colonia, tanto agguerrita da meritarsi l’attenzione di Annibale. Il Centro abitato presenta ancora il reticolo viario di un tempo, con vicoli e scalinate di pietra antica e di coppi bruniti che si dipanano in modo capillare tra gli edifici storici (su tutti Palazzo Amato e Palazzo Mazzeo in via San Leone) ancora intatti.
Fonte: "comune.cairano.av.it"
Fonte: "cairanoproloco.it"