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Cattedrale

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Descrizione

Le prime notizie sulla Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta risalgono al 1791, quando fu decisa la ricostruzione di una preesistente Chiesa, di cui non si conosce il periodo di fondazione, eretta forse su un antico tempio dedicato a Ercole, come sembrerebbe documentato da un’iscrizione rinvenuta nel 1855 tra le rovine del vicino Seminario. Riguardo alla configurazione antica, le fonti segnalano la presenza di una Chiesa dell’XI secolo che, tuttora esistente nel livello inferiore della Cattedrale, conserva tracce degli originari affreschi. Nel XVI secolo, l’edificio sacro è descritto con un impianto articolato su tre navate scandite da quattordici colonne e con cappelle laterali che, in numero di dodici, erano intitolate alle distrutte chiese di Acerra. Sull’altare maggiore campeggiava una statua dell’Assunta in metallo dorato, sostituita nel corso del XVIII secolo da un dipinto ispirato allo stesso soggetto, attribuito a Francesco Solimena. Nel 1750, l’interno fu arricchito da una decorazione a stucco che delineò l’aggiornamento stilistico degli apparati decorativi, senza peraltro alterare il preesistente impianto planimetrico a tre navate. Negli ultimi decenni del Settecento, iniziarono a verificarsi diffusi dissesti statici che, nel 1789, provocarono il crollo di parte del soffitto, cui si tentò di rimediare con interventi frammentari fino al 1850, anno in cui un ulteriore peggioramento statico suggerì la completa demolizione e la successiva ricostruzione dell’edificio, terminata nelle forme attuali nel 1874. Di chiara ispirazione neoclassica, la Cattedrale presenta la facciata articolata su un ampio pronao octastilo ionico, sormontato da un attico impostato sulla cornice di coronamento. Sulla sinistra, arretrato rispetto all’atrio, insiste il campanile diviso in due ordini e rivestito da intonaco listato nell’alto basamento e da bugne angolari nell’ordine superiore, concluso da timpani triangolari sui quattro fronti. Dall’atrio porticato, tre vani architravati immettono nell’interno a tre navate, ritmate da cinque pilastri e con cappelle laterali. Il sobrio apparato decorativo rimanda a forme accademiche di gusto neoclassico, con superfici ornate da cornici dorate e riquadrature di finto marmo. Dal fondo delle superfici intonacate, in cui prevalgono i toni del bianco, emergono lesene corinzie coronate da un cornicione, sul quale s’impostano gli arconi che scandiscono la volta a botte lunettata. Sul quinto pilastro destro è addossato l’ambone in marmo, realizzato dallo scultore Palmieri intorno al 1960, in sostituzione di un preesistente ambone ligneo. Molto bello l’organo a canne del 1874, restaurato nel 2010. Commissionato ai maestri organari Giuseppe e Marcellino Abbate di Airola, la realizzazione dell’organo a canne fu tra gli interventi che chiusero la tormentata ricostruzione della Cattedrale, portando con sé un altro simbolo: come a rappresentare una rinnovata presenza della Chiesa nel nuovo clima culturale della fine del XIX secolo, sulla cassa dell’organo fu posto (ed ancora resiste) lo stemma della città di Acerra.
Fonte: "beweb.chiesacattolica.it"
Fonte immagine: "beweb.chiesacattolica.it"

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