Secondo alcuni, il nome Cairano deriva dal termine “Car-Janus”, Monte di Giano; l’ipotesi più accreditata, però, è che Cairano prima si chiamasse “Castellum Carissanum”, come risulta dalla “Historia Naturalis” (libro II C. 57) di Plinio il Vecchio, pubblicata nel 77 d.C. Cairano fu presidio militare a difesa di “Compsa” (l’attuale Conza della Campania), romana colonia, tanto agguerrita da meritarsi l’attenzione di Annibale. Sul cadere dell’Impero Romano, nell’anno 555 d.C., “Compsa” fu occupata dai Goti che si insediarono nel Castello Carissano, ma nella primavera dello stesso anno furono cacciati a seguito dell’assedio operato da Narsete, duce delle armi imperiali. Nel Medioevo, con l’avvento del Feudalesimo e fino al 1679, Cairano funse da rocca del Feudo di Conza. Feudatari furono i Del Balzo, i Gesualdo, i Ludovisi, i Cimadoro, ed i Garofalo. Nel 1676, divenne Feudo proprio e rimase tale fino al 1837, quando il Feudalesimo fu abolito. Originariamente edificato in epoca longobarda, il Castello venne totalmente ricostruito durante la dominazione normanna (quando feudatari erano i Balvano, o Balbano). Nella parte più elevata della collina che domina il paese, i ruderi del Castello dominano la vasta vallata sottostante, parzialmente occupata dall'invaso di Conza della Campania. Studi stratigrafici hanno evidenziato che, in origine, il campanile della chiesa di San Martino era una torre civica, un bastione della cinta muraria del Castello.
Fonte: "cairanoproloco.it"
Fonte: "santandreadiconza.com"