L’antico Castello di Mercogliano, posto a dominio del paese, aveva principalmente lo scopo di difendere ed impedire il passaggio sul versante occidentale, per raggiungere Mugnano e Quadrelle. La sua struttura, a pianta irregolare, presenta una cinta muraria e cammino di ronda che si affaccia sul borgo sottostante. Edificato nella seconda metà del XI secolo, tra 1077 il 1099, su committenza nobiliare longobarda, il Castello è stato teatro di numerose battaglie durante il periodo della dominazione Sveva, Angioina ed Aragonese. Il maniero venne distrutto dal tremendo terremoto del 1140, come attesta Falcone Beneventano nel suo “Chronicon”. Successivamente, uno spaventoso incendio nel 1656 ed il sisma del 1732 arrecarono gravissimi danni al complesso architettonico. Nella seconda metà del XVIII secolo poi, il Castello venne demolito per ricavarne materiale destinato alla costruzione di nuovi edifici privati. La definitiva distruzione dell’antico fortilizio, ormai non più adatto alla protezione del borgo, avvenne ad opera delle truppe francesi, nel 1799, dopo che gli abitanti di Mercogliano, inutilmente rifugiatisi tra le mura del mastio, furono barbaramente fucilati. Attualmente, di quell’imponente complesso, è possibile ammirare solo i ruderi, recentemente oggetto di restauro da parte della Sovrintendenza; è stata riportata alla luce una delle cinque porte delle mura che un tempo circondavano il borgo. Si tratta della Porta dei Santi che, nella parte superiore, mostra un affresco raffigurante San Modestino, San Fiorentino e San Flaviano.
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