Lucia fu vittima della persecuzione di Diocleziano, divenuto Imperatore nel 285, a cui tutto il popolo doveva essere fedele sopra ogni cosa e partecipare ai sacrifici pagani. Ella nacque nel 281 da genitori di nobile origine e di fede cristiana, a Siracusa, dove la Comunità Cristiana era numerosa. Tra Lucia e sua madre vi era un rapporto molto affettuoso e le fonti riportano di un pellegrinaggio fatto dalle due donne al sepolcro di Sant’Agata, a Catania, nel giorno della sua festività (5 febbraio) dell’anno 301. Molto devota alla Santa, a lei chiese l’intercessione affinché potesse ottenere dal Signore la grazia della guarigione della madre, affetta da una grave forma di emorragia. Mentre era presso il sepolcro di Sant’Agata, la giovane Lucia si addormentò e in sogno, come poi raccontò lei stessa alla madre, le apparve la Santa che le assicurò la guarigione della mamma, meritata grazie alla sua fede. Dopo il miracolo, Lucia chiese alla madre di vendere tutte le sue sostanze, per darne il ricavato ai poveri; questo provocò grande stupore e palesò la fede cristiana. Il giovane che desiderava sposare la ragazza, ma che era stato respinto, deluso la denunciò, perché cristiana. Lucia fu arrestata e condotta davanti alla pubblica autorità. Confermò il suo Credo, si rifiutò di sacrificare agli dei e affermò di operare secondo il suo animo e i suoi principi. Citò le parole di San Paolo, secondo cui il corpo è tempio dello Spirito Santo che è in noi e che abbiamo da Dio. Si tentò di condurre Lucia dove la sua verginità avrebbe subito violenza, ma né i soldati inviati da lei a prenderla né un paio di buoi, a cui la giovane era stata legata, riuscirono a smuoverla: lo Spirito Santo l’aveva resa salda e ferma come una roccia. Cercarono quindi di darle fuoco; il suo corpo fu cosparso di pece, resina e olio e fu acceso un grande rogo, ma le fiamme si ritiravano, rifiutandosi di lambire le membra della fanciulla. Il Martirologio Gerominiano, alla data 13 dicembre dell’anno 304, riporta: “A Siracusa, città della Sicilia, il natale di Santa Lucia” (per i Santi e per i Martiri, il “dies natalis” è quello della morte, perché è allora che si rinasce alla vita eterna). Quanto al tipo di martirio che Lucia subì, gli Atti greci riferiscono che fu decapitata (versione più certa), mentre la tradizione latina, risalente agli Atti latini, vuole che sia stata sacrificata mediante un taglio alla gola. Quest’ultima versione ebbe grande successo nelle credenze popolari e nell’iconografia della Santa, che viene di solito raffigurata con un taglio alla gola; ad esempio, nella tela del Caravaggio (eseguita all’inizio del 1600) e che si conserva nella Chiesa di Santa Lucia a Siracusa, il suo corpo riverso presenta la gola chiaramente trafitta. Venerata in Italia, in Europa e in alcune località delle Americhe e dell’Africa, Santa Lucia è la protettrice degli occhi e della vista.
Fonte: "santaluciamare.it"
Fonte immagine: "flickr.com"