Il sito conserva i resti della Basilica paleocristiana del IV secolo d.C. e riportati alla luce in seguito a più campagne di scavo. L'edificio, a tre navate, ha un orientamento Ovest-Est, diviso da pilastri distanti 3,50 metri l'uno dall'altro. Nella navata centrale, pari a più di 12 metri, è stato rinvenuto il basamento costituito da blocchi calcarei di spoglio, sul quale sono ben visibili fori per grappe o per l'inserimento di strutture lignee o di metallo, per separare l'area destinata ai fedeli da quella della gerarchia ecclesiastica (presbiterio). Il piano di calpestio della Basilica è costituito dalle coperture delle sepolture che attribuiscono all'edificio anche una funzione cimiteriale; queste sono disposte le une sulle altre, su due o anche tre livelli. Le numerose epigrafi cristiane, oltre cinquanta, costituiscono uno dei più grandi patrimoni epigrafici esistenti ed indicano, oltre al nome del defunto, la sua età e la data di morte, che vanno dal V al VI secolo d.C.
Fonte: "prolocoatripalda.it"
Fonte immagine: "atripaldanews.it"